«Errare humanum est, perseverare diabolicum»; e, se all’inizio dell’estate scorsa ci fu chi disse che il virus non c’era praticamente più, molti si chiesero: «Ma davvero?». E se lo dissero in molti modi, anche nel mio dialetto, che è quello della campagna milanese, che dei guai del virus ne aveva visti molti prima di altri.
Queste furono le dichiarazioni dell’“archiatra” Zangrillo riportate il 31 maggio 2020 da alcuni giornali: «Lo dico consapevol…Continua su epiprev.it