I contatti stretti dei pazienti possono essere protetti utilizzando anticorpi monoclonali insieme a misure non farmacologiche. Gli anticorpi, inoltre, prevengono efficacemente il ricovero in pazienti ambulatoriali ad alto rischio, mentre la colchicina, la budesonide per via inalatoria e la fluvoxamina aiutano in maniera più limitato. Il trattamento ospedaliero si basa su desametasone, anticoagulanti, immunosoppressori e – in modo dubbio – remdesivir. Per il cosiddetto long COVID non esistono cure. La vaccinazione è la migliore strategia globale per sconfiggere il Coronavirus, in particolare se effettuata con i vaccini a mRNA altamente efficaci di Pfizer e Moderna, sebbene il vettore virale (per esempio, AstraZeneca, Johnson & Johnson), la subunità proteica (Novavax) o con virus attenuato o inattivo possano fare la loro parte. L’efficacia contro le varianti, l’esitazione vaccinale, il cosiddetto eterologo e le vaccinazioni di richiamo rimangono problemi importanti.