E&P 2019, 43 (4) luglio-agosto

Methods and data needs to assess health impacts of chemicals in industrial contaminated sites

Piedad Martin-Olmedo, Andrea Ranzi, Michele Santoro, Sarah Dack, Kees de Hoogh, Kees de Hoogh, Marco Martuzzi, Eugenia Dogliotti, Gerard Hoek, Jelena Tomasova, Mirjana Dimovska, Ivano Iavarone, Ivano Iavarone

INTRODUZIONE: l’esposizione umana a mix di sostanze chimiche di interesse tossicologico, tipicamente presenti nei siti industriali contaminati (ICS), è stata associata a una vasta gamma di esiti sanitari. I gruppi di popolazione deprivati sopportano gran parte del carico di malattie e morti premature associate all’esposizione a tali inquinanti. Caratterizzare l’impatto sulla salute dei siti industriali contaminati costituisce, dunque, una sfida importante. Al momento attuale i due principali approcci metodologici utilizzati sono: la valutazione del rischio per la salute umana (HHRA) e gli studi di epidemiologia ambientale (EE)
OBIETTIVI:
effettuare una revisione dell’evidenza scientifica e delle raccomandazioni diposnibili per HHRA e gli studi EE riguardanti i siti contaminati al fine di orientare la selezione degli approcci metodologici più idonei per la caratterizzazione degli impatti sulla salute negli ICS secondo le caratteristiche del sito e sulla base della disponibilità di dati ambientali, sociodemografici e sanitari.
RISULTATI:
HHRA si è evoluto in un approccio più olistico, dando particolare enfasi alle fasi di pianificazione, coinvolgimento delle comunità e adattando la dimensione del processo valutativo a quella della formulazione del problema e della disponibilità di risorse. Nel mondo sono state pubblicate molte linee guida per l’HHRA riguardanti i siti contaminati e, sebbene abbiano caratteristiche analoghe, l’evidenza scientifica usata per derivare i valori di riferimento e le diverse opzioni di politica sanitaria (scenari) possono portare a una grande variabilità di stime di rischio/impatto sanitario. Il presente articolo integra le diverse opzioni e raccomandazioni disponibili al fine di individuare gli strumenti di valutazione, i valori standard ambientali, i valori di riferimento l’esposizione e quelli tossicologici che meglio rispondono alle caratteristiche della popolazione e del sito industriale oggetto di indagine.
CONCLUSIONI:
L’appropriatezza di un approccio piuttosto che di un altro nella valutazione dell’impatto di un ICS sulla salute dipende dalla disponibilità di dati, dal rapporto costi-benefici e dal tipo di problema a cui si vuole dare risposta. Il processo di valutazione del rischio basato su dati tossicologici può essere rapido ed economico, e offrire informazioni dirette quando l’intervento per tutelare la salute della popolazione è urgente e gli studi epidemiologici non forniscono funzioni dose-risposta utilizzabili. Condurre studi EE può dare una visione più approfondita del problema dell’esposizione a inquinanti industriali, affrontando in modo più diretto le preoccupazioni della comunità considerata, senza la necessità di estrapolare i dati da studi tossicologici o da altri contesti. Integrare i risultati ottenuti da diversi approcci valutativi, , inclusi quelli prodotti da sistemi di sorveglianza della salute pubblica, può offrire una risposta più efficace e completa al tema dell’impatto dei degli ICS.