OBIETTIVI: esaminare i fattori che, nel contesto dell’attuale pandemia, hanno influenzato la conduzione di uno studio clinico randomizzato sull’idrossiclorochina in Italia.
DISEGNO: è stato analizzato l’andamento dell’arruolamento nello studio PROTECT “Studio randomizzato con idrossiclorochina vs osservazione per la prevenzione e il trattamento precoce della malattia da coronavirus (COVID-19)” (Eudract number: 2020-001501-24, NCT04363827) nel periodo da maggio a settembre 2020, per valutare l’eventuale associazione del tasso di arruolamento con la quantità di informazioni pubblicate sulla stampa nazionale e locale sull’idrossiclorochina.
SETTING E PARTECIPANTI: lo studio clinico PROTECT è uno studio interventistico italiano di superiorità, in aperto, con randomizzazione a cluster, finalizzato a valutare se il trattamento con idrossiclorochina fosse in grado si ridurre la percentuale di soggetti sintomatici rispetto alla sola osservazione in una popolazione di soggetti esposti a SARS-CoV-2 costituita da conviventi/contatti di pazienti positivi a COVID-19 e da soggetti con diagnosi di COVID-19 asintomatici o paucisintomatici.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: il numero di pazienti COVID-19 asintomatici o paucisintomatici e il numero di contatti/conviventi di pazienti COVID-19 arruolati nello studio PROTECT da maggio a settembre 2020.
RISULTATI: da maggio a settembre 2020, il numero di pazienti con diagnosi di COVID-19 arruolati nello studio clinico PROTECT ha mostrato una diminuzione coerentemente al numero di notizie sull’uso di idrossiclorochina comparse sulla stampa nazionale e locale, a partire dal momento in cui sono state rese note le prime critiche sull’efficacia dell’idrossiclorochina; il numero di contatti/conviventi di pazienti COVID-19 ha mostrato una diminuzione più marcata e più tempestiva.
CONCLUSIONI: nel contesto determinato dall’attuale pandemia da COVID-19, la conduzione di uno studio clinico è fortemente influenzata dall’informazione pubblica su questioni scientifiche correlate. L’adesione allo studio può diminuire fino a invalidare la possibilità di rispondere al quesito scientifico e minacciare la validità del progetto. Nell’attuale situazione pandemica, gli studi randomizzati e controllati potrebbero non essere sempre lo strumento ottimale per raggiungere l’evidenza scientifica attesa, a causa di una serie di problemi. È preferibile utilizzare un disegno sequenziale o adattativo. Inoltre, i protocolli di studio dovrebbero implementare approcci innovativi che prevedano anche il coinvolgimento dei partecipanti nel processo decisionale. In ogni caso, l’influenza dell’informazione pubblica su questioni scientifiche è un fattore estremamente importante da considerare nel disegno degli studi clinici in situazioni eccezionali come una pandemia.