E&P 2021, 45 (1-2) gennaio-aprile

Is it possible to conduct clinical trials during a pandemic? The example of a trial of hydroxychloroquine

Claudia Lilli, Annibale Biggeri, Chiara Zingaretti, Bernadette Vertogen, Valeria Frassineti, Roberto Vespignani, Veruska Grossi, Caterina Florescu, Laura Matteucci, Chiara Pazzi, Alberto Bongiovanni, Francesco Limarzi, Valentina Fausti, Lucia Bertoni, Caterina Donati, Francesca Galardi, Nicola Gentili, Francesco Mazza, Giovanni Martinelli, Oriana Nanni

OBIETTIVI: esaminare i fattori che, nel contesto dell’attuale pandemia, hanno influenzato la conduzione di uno studio clinico randomizzato sull’idrossiclorochina in Italia.
DISEGNO: è stato analizzato l’andamento dell’arruolamento nello studio PROTECT “Studio randomizzato con idrossiclorochina vs osservazione per la prevenzione e il trattamento precoce della malattia da coronavirus (COVID-19)” (Eudract number: 2020-001501-24, NCT04363827) nel periodo da maggio a settembre 2020, per valutare l’eventuale associazione del tasso di arruolamento con la quantità di informazioni pubblicate sulla stampa nazionale e locale sull’idrossiclorochina.
SETTING E PARTECIPANTI: lo studio clinico PROTECT è uno studio interventistico italiano di superiorità, in aperto, con randomizzazione a cluster, finalizzato a valutare se il trattamento con idrossiclorochina fosse in grado si ridurre la percentuale di soggetti sintomatici rispetto alla sola osservazione in una popolazione di soggetti esposti a SARS-CoV-2 costituita da conviventi/contatti di pazienti positivi a COVID-19 e da soggetti con diagnosi di COVID-19 asintomatici o paucisintomatici.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: il numero di pazienti COVID-19 asintomatici o paucisintomatici e il numero di contatti/conviventi di pazienti COVID-19 arruolati nello studio PROTECT da maggio a settembre 2020.
RISULTATI: da maggio a settembre 2020, il numero di pazienti con diagnosi di COVID-19 arruolati nello studio clinico PROTECT ha mostrato una diminuzione coerentemente al numero di notizie sull’uso di idrossiclorochina comparse sulla stampa nazionale e locale, a partire dal momento in cui sono state rese note le prime critiche sull’efficacia dell’idrossiclorochina; il numero di contatti/conviventi di pazienti COVID-19 ha mostrato una diminuzione più marcata e più tempestiva. 
CONCLUSIONI: nel contesto determinato dall’attuale pandemia da COVID-19, la conduzione di uno studio clinico è fortemente influenzata dall’informazione pubblica su questioni scientifiche correlate. L’adesione allo studio può diminuire fino a invalidare la possibilità di rispondere al quesito scientifico e minacciare la validità del progetto. Nell’attuale situazione pandemica, gli studi randomizzati e controllati potrebbero non essere sempre lo strumento ottimale per raggiungere l’evidenza scientifica attesa, a causa di una serie di problemi. È preferibile utilizzare un disegno sequenziale o adattativo. Inoltre, i protocolli di studio dovrebbero implementare approcci innovativi che prevedano anche il coinvolgimento dei partecipanti nel processo decisionale. In ogni caso, l’influenza dell’informazione pubblica su questioni scientifiche è un fattore estremamente importante da considerare nel disegno degli studi clinici in situazioni eccezionali come una pandemia.