Obiettivi: identificare il metodo più adeguato per analizzare l’inquinamento da fumo in auto, e verificare l’efficacia dell’apertura del finestrino durante un viaggio in condizioni reali.
Disegno: studio sperimentale pilota.
Setting e partecipanti: analisi delle concentrazione degli inquinanti da fumo passivo all’interno dell’abitacolo durante un viaggio in automobile.
Principali misure di outcome: sono state utilizzate misure in tempo reale di:
Le misure sono state effettuate a bordo di un’auto con ventilazione automatica in funzione durante un viaggio su strada in condizioni controllate di velocità, temperatura esterna e umidità relativa.
Risultati: dopo l’accensione di una sigaretta, a finestrino chiuso, all’interno dell’abitacolo si riscontrava un aumento immediato di tutti gli inquinanti, con picchi di concentrazione di 700 µg/m3 per PM2,5 e PM10, e di oltre 600.000 particelle/litro, mentre i TVOC raggiungevano valori di 6.000 µg/m3 e il CO di 6 ppm. Con il finestrino aperto per 1/4 della sua altezza si registravano incrementi immediati, ma di minore intensità. A finestrino completamente aperto, dopo l’accensione di una sigaretta non si rilevavano aumenti consistenti per i PM, i TVOC e il CO, mentre risultava chiaramente misurabile un brusco incremento del numero delle particelle sospese (>300.000/litro), imputabile soprattutto alla frazione sub-micrometrica, compresa tra 0,3 e 0,4 µm.
Conclusione: fumare una sigaretta in auto rappresenta un rischio altissimo per la salute. La misurazione delle polveri in massa è un metodo molto efficace per monitorare la presenza di fumo passivo in tempo reale. Ma solo la misurazione del numero di particelle risulta così sensibile da poter evidenziare la presenza di inquinanti da fumo passivo anche a finestrino completamente aperto.
(Epidemiol Prev 2010; 34(1-2): 35-42)