Obiettivo: permisurare le performance del servizio d’emergenza territoriale sono necessarie definizioni condivise e criteri di valutazione basati sull’evidenza scientifica. In Friuli Venezia Giulia (FVG) esistono damolti anni sia un servizio d’emergenza territoriale che un sistema di raccolta dati di attività; tuttavia, una valutazione organica della loro qualità non è ancora disponibile ed è l’obiettivo del presente studio.
Disegno: analisi retrospettiva quali-quantitativa del database regionale relativo alle chiamate di soccorso giunte al 118 nel periodo gennaio- settembre 2009. Applicazione degli indicatori nazionali di qualità proposti dal progetto Mattoni SSN.
Setting: sono stati analizzati 79 915 record, corrispondenti a 68 340 chiamate, 78 158missioni, 50 168 pazienti.
Risultati: il database è carente in accuratezza e accessibilità. Alcune definizioni degli indicatori ostacolano l’applicabilità e/o la riproducibilità. Solo 20/64 sono calcolabili. La distribuzione delle risorse tra le 4 centrali operative del FVG è disomogenea, così come le loro performance in termini di tempi chiamata– arrivo sulla scena. Lo standard ministeriale urbano (8 minuti) è rispettato solo nel 56% dei casi e addirittura in <50% casi in un capoluogo. I tempi sono più brevi nelle centrali con più risorse/abitante.
Conclusioni: esistonomargini dimiglioramento per il sistema di raccolta dati, per il servizio d’emergenza territoriale e per gli stessi indicatori del progettoMattoni. Questo suggerisce un intervento su più fronti: formazione del personale, revisione del sistema informatico, nuova pianificazione e organizzazione delle risorse territoriali.