E&P 2011, 35 (3-4) maggio-agosto

«A un certo punto…» prevenibilità e priorità degli infortuni mortali in edilizia: un’esperienza in Piemonte

Osvaldo Pasqualini, Marcello Libener, Elena Farina, Antonella Bena

Obiettivo: illustrare le potenzialità del sistema nazionale di sorveglianza sugli infortuni mortali nell’individuare aspetti inediti e priorità di azione; si valuta, in specifico, la capacità del sistema di fornire indicazioni utili approfondendo da un lato l’efficacia dell’intervento ispettivo nel prevenire gli eventi occorsi, dall’altro una modalità di accadimento degli infortuni mortali ancora molto frequente, ossia la caduta dall’alto.
Materiali e metodi
: sono stati considerati gli infortuni mortali accaduti in Piemonte nel periodo 2002-2008 raccolti e classificati dal sistema di sorveglianza. E' stata analizzata la descrizione testuale della dinamica infortunistica per verificare l’efficacia ai fini di evitare l’evento di un’ipotetica azione ispettiva attuata il giorno antecedente l’infortunio mortale; gli eventi sono stati suddivisi in tre gruppi: «prevenibili», «non prevenibili» e «dubbi». La classificazione degli eventi con il modello «Sbagliando s’impara» e la descrizione testuale sono state utilizzate per individuare le modalità di accadimento degli infortuni mortali in edilizia e, in specifico, delle cadute dall’alto.
Risultati
: tra i 122 infortuni mortali in edilizia, il 25% sono stati considerati «probabilmente prevenibili» e il 60% «probabilmente non prevenibili». La metà degli infortuni mortali in edilizia avviene per caduta dall’alto del lavoratore e circa il 20% per caduta di gravi, in cui sono compresi i seppellimenti; la maggior parte delle cadute è determinata dallo sfondamento della superficie di calpestio.
Conclusione
: l’analisi sulla prevenibilità degli infortuni mortali nelle costruzioni in Piemonte, parrebbe in parte confutare l’idea che a una maggiore vigilanza corrisponda necessariamente alla riduzione del numero di eventi. La disponibilità della descrizione della dinamica e di un modello standardizzato di classificazione consente di approfondire alcuni aspetti insoliti riguardanti gli eventi infortunistici e la loro prevenibilità attraverso le consuete attività ispettive condotte dai Servizi PreSAL.