Questo numero di E&P è ricco di ambiente e salute, quasi a dare ragione alle benevole critiche su una rivista “troppo ambientale”, ma anche a dimostrare che l'epidemiologia italiana è particolarmente attenta ai temi dell'ambiente. E cominciamo a sottolineare il contributo di Paola Michelozzi e Manuela De Sario nella rubrica «Cambiamenti di clima» che ci ricordano la grande sfida che l'emergenza climatica ci impone.

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Grazie ai movimenti dei giovani dei Fridays for Future, l'opinione pubblica nel mondo sta cambiando e l'attenzione al tema è sempre maggiore; si tratta di un momento favorevole per progetti, proposte, trasformazioni a cui la nostra disciplina non si può sottrarre. E proprio su un possibile rischio di natura ambientale – i campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dalle nuove tecnologie delle comunicazione – E&P propone l'editoriale di Agostino Di Ciaula e Benedetto Terracini sui dubbi e le incertezze nell'interpretazione dell'evidenza scientifica e sulla necessità di programmi di prevenzione secondo il principio “nel dubbio, se fondato, agisci”. Il lettore desideroso di aggiornamenti su questa complessa tematica può documentarsi con l'intervento di Lucia Miligi, che fa il punto con una rapida revisione della letteratura scientifica e conclude elencando le sfide che abbiamo davanti. Ancora sui temi ambientali, tornano i grandi impianti industriali della Puglia, Taranto e Brindisi, con una valutazione dell'impatto ambientale e sanitario delle emissioni industriali, a cura di Ida Galise et al., che fornisce elementi utili dal punto di vista metodologico e chiare indicazioni per garantire la salubrità degli impianti. E infine, la narrazione del nascere e progredire del sistema di sorveglianza intorno all'inceneritore di rifiuti di Torino (Antonella Bena et al.) ci porta di nuovo di fronte al dilemma del ruolo del ricercatore, delle istituzioni e dei cittadini egregiamente introdotto dalla prefazione “Post-Normale” di Annibale Biggeri.

Se il problema è la revisione sistematica della letteratura, come meglio riassumere l'evidenza se non applicando l'approccio del metodo GRADE – ci dice Marina Davoli – magari senza fare distinzioni a priori sul valore degli studi osservazionali e quelli randomizzati controllati. Continua su questo tema il dibattito avviato da E&P sulla “Qualità delle prove” che ci auguriamo possa essere ripreso con altri contributi. Le modalità e gli approcci per la sintesi dell'evidenza scientifica per raccomandazioni di sanità pubblica è un argomento al centro di un vasto dibattito internazionale, che si è riacceso in questi giorni a seguito della pubblicazione di un ampio rapporto (Ann Int Medicine, ottobre 2019) che ha preso in considerazione il consumo di carne rossa, la letteratura scientifica sui possibili effetti sanitari, e ha raccomandato agli adulti di “continuare a mangiare carne rossa e carne lavorata”. Una raccomandazione che contraddice le precedenti evidenze (IARC) e linee guida ed è fatta a dispetto dei gravi danni ambientali che la produzione di carne comporta. È un tema rilevante su cui E&P tornerà nei prossimi numeri.

E se l'ambiente non vi basta, abbiamo molto altro, inclusi programmi di screening, equità e qualità delle cure, … e il bel supplemento “Salute degli immigrati e disuguaglianze socioeconomiche nella popolazione residente in Italia valutate attraverso la rete degli Studi Longitudinali Metropolitani (SLM)”. Buona lettura.

Francesco Forastiere

Intero volume: p. 336 updated 04.11.2019

Indice

Lettere

p. 312
Uso dei dati Istat per la sorveglianza epidemiologica
Use of Istat data for epidemiological surveillance
Antonello Russo, Cristina Mangia, Emilio Antonio Luca Gianicolo, Maurizio Portaluri

Editoriali

p. 314
Perché non condividiamo le rassicuranti conclusioni del rapporto dell’Istituto superiore di sanità su radiofrequenze e tumori
Why we do not agree with the reassuring conclusions of the report on radiofrequencies and cancer of the Italian National Institute of Health
Agostino Di Ciaula, Benedetto Terracini

Attualità

p. 317
RCT o non RCT: è questo il problema?
RCT or not RCT: is this the question?
Marina Davoli
p. 320
p. 322
Inceneritore di Torino: storia in 5 atti di un rapporto difficile
Turin incinerator: story in 5 acts of a difficult relationship
Antonella Bena, Manuela Orengia, Elena Farina
p. 328
La valutazione di impatto sanitario, un’attività dell’epidemiologia
Health Impact Assessment: a task for epidemiologists
Francesco Forastiere

Articoli scientifici

p. 329
L’impatto ambientale e sanitario delle emissioni dell’impianto siderurgico di Taranto e della centrale termoelettrica di Brindisi
The Integrated Environmental Health Impact of emissions from a steel plant in Taranto and from a power plant in Brindisi, (Apulia Region, Southern Italy)
Ida Galise, Maria Serinelli, Angela Morabito, Tiziano Pastore, Annalisa Tanzarella, Vito Laghezza, Alessandra Nocioni, Roberto Giua, Lisa Bauleo, Vito Bruno, Carla Ancona, Andrea Ranzi, Lucia Bisceglia, Gruppo Collaborativo VDS
p. 338
Decessi per patologie non trasmissibili attribuibili a stili di vita in Italia e nelle regioni italiane nel 2016
Deaths from noncommunicable diseases attributable to behavioral risk factors in Italy and Italian regions, 2016
Giulia Carreras, Francesca Battisti, Leonardo Borzoni, Barbara Cortini, Alessio Lachi, Lucia Giovannetti, Valentina Minardi, Maria Masocco, Gianluigi Ferrante, Stefano Marchetti, Cristiano Piccinelli, Elisabetta Chellini, Giuseppe Gorini
p. 347
Contrastare le disuguaglianze sociali di salute nella programmazione nazionale e regionale: evidenze empiriche dalla valutazione dei Piani regionali della prevenzione 2014-2018
Tackle health inequality in prevention: state of the art through an assessment of 21 Regional preventive plan 2014-2018
Giulia Silvestrini, Michele Marra, Marta Alesina, Gyongyi Korosi, Gianfranco Damiani, Giuseppe Costa
p. 354
Sviluppo di un modello concettuale di riferimento per l’interpretazione degli indicatori di monitoraggio degli screening oncologici nel Piano nazionale della prevenzione
Development of a conceptual model for interpretation of monitoring indicators of cancer screenings from the Italian National Prevention Plan
Marco Zappa, Francesco Bevere, Mario Braga, Serena Broccoli, Mimma Cosentino, Daniela Galeone, Antonio Federici, Mariagrazia Marvulli, Stefania Vasselli, Francesco Venturelli, Mariadonata Bellentani, Paolo Giorgi Rossi
p. 364
Accesso alle cure più equo nella regione Lazio: risultati del Programma regionale di valutazione degli esiti (PReValE) 2012-2017
More equity in Lazio region health care: results from the Regional Outcome Evaluation Program (PReValE), 2012-2017
Martina Ventura, Francesca Mataloni, Paola Colais, Marina Davoli, Danilo Fusco

Interventi

p. 374
Campi elettromagnetici a radiofrequenza, telefoni cellulari, ed effetti sulla salute: a che punto siamo?
Radiofrequency electromagnetic fields, mobile phones, and health effects: where are we now?
Lucia Miligi

Rubriche

p. 380
Cambiamenti di clima
Crisi climatica: la popolazione italiana è una delle più vulnerabili agli effetti dell’aumento di temperatura previsto per il 2100, occorre reagire
Climate crisis: Italian population is one of the most vulnerable to the increase of temperature estimated for 2100
Paola Michelozzi, Manuela De Sario
p. 382
I numeri delle disuguaglianze e inizative per l'equità
Servizio sanitario, ricerca epidemiologica e tutela della salute mentale dei migranti
Health Service, epidemiological research, and mental health protection of migrants
Laura Cacciani
p. 385
Dalla parte dei bambini
Terapie farmacologiche: basta un algoritmo per passare dai dati sull’adulto a quelli sul bambino?
Pharmacological therapies: is an algorithm enough to pass from adult data to child data?
Salvatore De Masi
p. 387
Libri e storie
Le condizioni dei contadini italiani nella letteratura ottocentesca
Conditions of Italian peasants in Nineteenth-century literature
Alberto Baldasseroni

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