Come la crisi economica influisce sulla capacità delle persone, delle comunità e dell'ambiente di promuovere la propria salute, e sulla capacità del sistema sanitario di proteggerla in modo sostenibile
L'epidemiologia italiana arriva al suo XXXVI appuntamento con il Congresso annuale nel mezzo della peggiore crisi dal dopoguerra. Una crisi prima finanziaria, poi economica e, ora, anche sociale, che sta investendo molti Paesi in Europa, e l'Italia in particolare per la sua vulnerabilità alla volatilità dei mercati e la sua resistenza all'innovazione.
Le misure di austerità intraprese o subite dal governo e, a cascata, dalle amministrazioni regionali e locali, sollevano molti problemi su cui l'epidemiologia è chiamata a dare un contributo di conoscenza utile per indirizzare la scelta di priorità e gli indirizzi di azione.
Tutti dichiarano di non volere tagli lineari, intendendo con ciò i livelli di offerta, consumo e costo; ma poi non si fa nessun sforzo per ancorare i tagli al livello di tutela della salute che viene influenzato dalle misure di austerità, dentro e fuori dalla sanità. Questa sarebbe la domanda cruciale da porre all'epidemiologia per guidare le scelte di priorità. Una domanda che è invece emersa in tutta la sua importanza quando la conoscenza epidemiologica è stata usata in questi ultimi mesi per guidare la soluzione di dilemmi difficili e laceranti come quello tra la salute minacciata dall'inquinamento ambientale provocato da un'industria e la salute minacciata dalla perdita del lavoro che potrebbe conseguire alla chiusura dell'attività.
Ma la crisi potrebbe anche toccare la stessa funzione epidemiologica, la quale rischia di diventare uno dei bersagli delle misure di austerità nella revisione di spesa della sanità, se non riesce a documentare adeguatamente quanto essa sia importante per rendere informate le scelte di governo, ancor più ora, ai tempi della crisi.
Il nostro XXXVI Congresso cerca appunto di comprendere, da un lato, come la crisi economica possa influire sulla capacità delle persone, delle comunità e dell'ambiente di promuovere la salute e sulla capacità del sistema sanitario di proteggerla in modo sostenibile, dall'altro, come la funzione epidemiologica possa dare un contributo significativo a governare le risposte alla crisi tutelando meglio i livelli di salute. Il Congresso raccoglierà tutte le testimonianze epidemiologiche già disponibili sugli effetti positivi e negativi della attuale congiuntura economica sulla salute in Italia, sistematizzandoli in un quadro di «valutazione di impatto sanitario» della crisi. Senza ignorare che questa crisi potrebbe rappresentare una finestra di opportunità per le innovazioni. Innovazioni che dovrebbero essere guidate da adeguate conoscenze sui benefici di salute che si debbono perseguire e sui rischi che si dovrebbero evitare.
Errata corrige: nella versione stampata degli Atti del XXXVI Congresso annuale AIE non compare l'abstract P129 (Drigo et al. Validazione dei codici diagnostici di dimissione ospedaliera per evento cardiaco acuto in uno studio di case-crssover presso la zona industriale udinese), eliminato per errore al posto dell'abstract P121 (Polo et al. Tassi di mortalità infantile per età gestazionale), di cui gli autori avevano chiesto il ritiro. Il PDF degli Atti attualmente scaricabile dal sito riporta la versione corretta. Ci scusiamo con gli autori dei due abstract e con i lettori per il disguido.