RIASSUNTO/ABSTRACT 6
EXECUTIVE SUMMARY/EXECUTIVE SUMMARY 7
CAPITOLO 1 PREMESSE E INQUADRAMENTO GENERALE DEL PROGETTO
PRELIMINARY REMARKS AND INSTITUTIONAL FRAMEWORK
1.1 Inquadramento del progetto............................................12
1.2 Metodi adottati per la costruzione del Rapporto..........12
Data inizio progetto: 20.11.2008.
Data fine progetto: 19.11.2011.
1.2.1 Fase 1 – Individuazione dei partecipanti chiave nel processo di valutazione
1. Costituzione del gruppo di lavoro (GDL)
2. Costituzione del Consulting committee (Commissione di consultazione che include i portatori d’interesse Stakeholders)
1.2.2 Fase 2 – Definizione dell’obiettivo (scoping): metodi e tempi
1.2.3 Fase 3 – Processo di valutazione
1.2.4 Fase 4 – Produzione del Rapporto finale
1.3 Revisione esterna...............................................................14
1.4 Dichiarazione dei conflitti d’interesse.............................14
1.5 Aggiornamento ..................................................................14
CAPITOLO 2 INTRODUZIONE E OBIETTIVI
INTRODUCTION AND SCOPES
2.1 Introduzione........................................................................15
2.1.1 Epidemiologia in Europa
2.1.2 Epidemiologia in Italia
2.1.3 Programmi di screening oncologico
2.1.3.1 Europa
2.1.3.1.1 Screening per il tumore della mammella
2.1.3.1.2 Screening per il tumore della cervice uterina
2.1.3.1.3 Screening per il tumore del colon retto
2.1.3.2 Italia
2.1.3.2.1 Screening per il tumore della mammella
2.1.3.2.2 Screening per il tumore della cervice uterina
2.1.3.2.3 Screening per il tumore del colon retto
2.1.3.3 Definizione di screening opportunistico o spontaneo e screening organizzato
2.1.4 Legislazione europea e italiana sui programmi di screening
2.1.5 Partecipazione ai programmi di screening in Italia
2.1.6 Modelli di inquadramento concettuale
2.1.7 Contesto italiano
2.1.7.1 Screening oncologici in Italia
2.1.7.2 Modalità organizzative degli screening oncologici
2.1.8 Letteratura esistente
2.1.8.1 Classificazione degli interventi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening
2.2 Obiettivi dello studio.........................................................24
2.2.1 Efficacia
2.2.2 Costo-efficacia
2.2.3 Impatto organizzativo
2.2.4 Impatto sociale, etico e legale
Bibliografia .........................................................................26
CAPITOLO 3 EFFICACIA
EFFICACY
3.1 Metodologia .......................................................................29
3.1.1 Identificazione degli studi: criteri di inclusione ed esclusione
3.1.2 Fonti, strategia di ricerca ed estrazione dei dati
3.1.3 Screening dei lavori trovati
3.1.4 Estrazione dei dati
3.1.5 Valutazione qualitativa degli studi
3.2 Risultati ...............................................................................30
3.2.1 Sintesi della metaletteratura trovata
3.2.2 Flow chart degli studi inclusi
3.2.3 Analisi qualitativa e possibili bias degli studi
3.2.4 Motivi di esclusione
3.2.5 Classificazione degli interventi
3.2.6 Sintesi dei confronti presentati
3.2.6.1 Studi che hanno confrontato efficacia di modelli di screening spontaneo e organizzato
3.2.6.1.1 Confronto fra invio sistematico di lettere verso nessun intervento
3.2.6.1.2 Confronto fra contatto telefonico sistematico verso nessun intervento
3.2.6.1.3 Conclusioni
3.2.6.2 Interventi per aumentare l’uptake di test in contesti di screening spontaneo
3.2.6.2.1 Screening opportunistico/organizzato con reminder per il MMG vs nessun intervento
3.2.6.2.2 Campagne formative e informative dirette all’individuo
3.2.6.2.3 Interventi educativi di comunità vs nessun intervento
3.2.6.2.4 Interventi mirati all’organizzazione dello screening opportunistico
3.2.6.2.5 Conclusioni
3.2.6.3 Interventi per aumentare la partecipazione agli screening organizzati
3.2.6.3.1 Interventi diretti all’individuo
3.2.6.3.1.1 Solleciti postali
3.2.6.3.1.2 Solleciti telefonici
3.2.6.3.1.3 Solleciti face to face
3.2.6.3.1.4 Confronto tra diversi tipi di lettera
3.2.6.3.1.5 Invio di materiale informativo
3.2.6.3.1.6 Interventi educativi sull’individuo
3.2.6.3.1.7 Invio sistematico delle lettere vs telefonate sistematiche
3.2.6.3.1.8 Conclusioni
3.2.6.3.2 Interventi diretti alla popolazione
3.2.6.3.2.1 Campagne d’informazione di massa
3.2.6.3.2.2 Interventi educativi di comunità
3.2.6.3.2.3 Conclusioni
3.2.6.3.3 Interventi diretti al tipo di test
3.2.6.3.3.1 Interventi sulle modalità di prelievo del FOBT
3.2.6.3.3.1.1 Effetto delle restrizioni dietetiche del FOBT
3.2.6.3.3.1.2 Effetto della riduzione di numero di prelievi per il FOBT
3.2.6.3.3.1.3 FIT verso guaiaco
3.2.6.3.3.2 Endoscopia vs FOBT
3.2.6.3.3.3 Autoprelievo per test HPV
3.2.6.3.3.4 Conclusioni
3.2.6.3.4 Interventi diretti all’organizzazione del servizio
3.2.6.3.4.1 Confronto fra invio sistematico di lettere verso vari interventi di tipo opportunistico con coordinamento centrale
3.2.6.3.4.2 Reminder per il MMG in aggiunta all’invio sistematico della lettera
3.2.6.3.4.3 Lettere con appuntamento prefissato vs appuntamento aperto
3.2.6.3.4.4 Invio postale del FOBT
3.2.6.3.4.5 Interventi per delocalizzare il provider
3.2.6.3.4.6 Altri tipi di intervento: genere del prelevatore
3.2.6.3.4.7 Conclusioni
Bibliografia .........................................................................65
CAPITOLO 4 COSTO-EFFICACIA
COST-EFFECTIVENESS
4.1 Introduzione........................................................................72
4.1.1 Inquadramento teorico
4.1.2 Obiettivi
4.2 Metodologia .......................................................................72
4.2.1 Fase 1
4.2.1.1 Ricerca sistematica delle valutazioni di costo-efficacia
4.2.1.2 Valutazione del contesto e della generalizzabilità
a sistemi di screening organizzato
4.2.2 Fase 2. Costruzione delle funzioni di
dipendenza del rapporto incrementale
di costo-efficacia (ICER) all’aumentare
del costo per test di screening guadagnato
4.2.3 Fase 3. Revisione sistematica delle valutazioni
di costo-efficacia degli interventi per aumentare
la partecipazione agli screening
4.3 Risultati ...............................................................................74
4.3.1 Fase 1
4.3.1.1 Tumore della cervice uterina
4.3.1.2 Tumore della mammella
4.3.1.3 Tumore del colon retto
4.3.2 Fase 2. Relazione fra costo incrementale per
persona sottoposta a screening e costo per anno
di vita guadagnato grazie allo screening
4.3.2.1 Tumore della cervice uterina
4.3.2.2 Tumore della mammella
4.3.2.3 Tumore del colon retto
4.3.3 Fase 3. Rassegna degli studi che valutano
il costo-efficacia di interventi per aumentare
la partecipazione
4.3.3.1 Descrizione della letteratura identificata (provenienza,
tipo di studio e tipo di intervento valutato)
4.3.3.2 Studi su interventi diretti agli individui
4.3.3.3 Studi su interventi diretti alla popolazione
4.3.3.4 Studi su interventi diretti all’organizzazione
del servizio sanitario
4.3.3.5 Studi su interventi diretti ai medici e agli
assistenti sanitari in setting opportunistico
4.4 Conclusioni..........................................................................79
Bibliografia .........................................................................80
CAPITOLO 5 IMPATTO ORGANIZZATIVO
ORGANISATIONAL IMPACT
5.1 Inquadramento teorico .....................................................82
5.2 Metodologia .......................................................................82
5.2.1 Revisione sistematica
5.2.2 Definizione di PICOS (Population Intervention
Control Outcome Studies)
5.3 Risultati ...............................................................................82
5.3.1 Prerequisiti di uno screening organizzato
e problemi generali
5.3.1.1 Disponibilità di liste anagrafiche
5.3.1.2 Sistema informativo e gestionale
5.3.1.3 Disponibilità di risorse adeguate a soddisfare
l’aumento di partecipazione
5.3.1.4 Effetto sullo screening spontaneo
5.3.2 Impatto organizzativo degli interventi individuali
5.3.2.1 Variabilità stagionali e per aree
5.3.2.2 Overbooking e problemi correlati
5.3.3 Impatto organizzativo degli interventi di comunità
5.3.3.1 Uso dei mass media e accesso spontaneo
5.3.3.2 Interventi educativi di comunità o dei mediatori
e accesso spontaneo
5.3.4 Impatto organizzativo degli interventi
sul servizio sanitario
5.3.4.1 Uso di provider diffusi
5.3.4.2 Unità mobili
5.3.4.3 Uso dell’invio postale (FOBT)
5.3.5 Interventi sulle risorse umane: formazione
degli operatori
5.3.6 Impatto organizzativo degli interventi sul tipo di test
5.3.6.1 Endoscopia vs FOBT
5.3.6.2 Autoprelievo (HPV)
5.3.7 Impatto organizzativo degli interventi
di programmazione sanitaria
5.3.8 Impatto del coinvolgimento dei medici
di medicina generale
5.4 Conclusioni..........................................................................88
Bibliografia................................................................................89
CAPITOLO 6 IMPATTO SOCIALE, ETICO E LEGALE
SOCIAL, ETHICAL AND LEGAL ISSUES
6.1 Introduzione........................................................................92
6.2 Metodologia .......................................................................92
6.3 Risultati ...............................................................................92
6.3.1 Impatto sociale
6.3.1.1 Descrizione delle differenze di accesso
agli screening in Italia
6.3.1.2 Impatto dei programmi di screening sulle
diseguaglianze di accesso e di esito
6.3.1.3 Impatto degli interventi per aumentare la
partecipazione allo screening sulle
diseguaglianze di accesso
6.3.1.4 Conclusioni
6.3.2 Impatto etico
6.3.2.1 Partecipazione consapevole
6.3.2.2 Due tendenze contrapposte: la mancata
partecipazione e l’eccesso di esami
6.3.2.3 Il mancato disclosure dei rischi
6.3.2.4 Conclusioni
6.3.3 Impatto legale
6.3.3.1 Misure per aumentare/garantire l’appropriatezza e
governare le interazioni con lo screening spontaneo
6.3.3.2 Misure costrittive per aumentare l’uso del Pap test
6.3.3.3 Problemi di privacy
6.3.3.4 Conclusioni
Bibliografia .......................................................................100
Revisione sistematica studi quantitativi
Revisione sistematica studi di costo-efficacia
Modellizzazione secondo PROCEDE-PROCEED