Abstract

This article aims to examine the potential health effects of the Transatlantic Trade and Investment partnership (TTIP). Our review indicates that, although proponents of the TTIP claim that the treaty will produce benefits to health-enhancing determinants such as economic growth and employment, evidence shows that previous trade liberalization policies are associated with increasing economic inequities.
By reducing Technical Barriers to Trade (TBT) and by promoting increased cooperation between US and EU governmental agencies in the pharmaceutical sector, the TTIP could result in improved research cooperation and reduced duplication of processes. However, the TTIP chapter on Intellectual Property (IP) and Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (TRIPS) that expand and extend patent monopolies, and delay the availability of generic drugs, are likely to cause underutilization of needed medications among vulnerable populations.
The TTIP’s Investor to State Dispute Settlement (ISDS) arbitration system, a mechanism that allows transnational companies (TNCs) to sue governments when a policy or law reduces the value of their investment, is likely to generate a negative impact on regulations aimed at increasing access to healthcare, and reducing tobacco, alcohol consumption, and diet-related diseases.
The Sanitary and Phytosanitary Standards (SPS) of the TTIP is expected to weaken regulations in the food and agricultural sectors especially in the EU, with potentially negative effects on food safety and foodborne diseases.
Finally, the ISDS is likely to infringe the ability of governments to tackle environmental problems such as climate change deemed to be the most important global health threat of the century.
Our review concludes by discussing policy implications and the effect of the TTIP on democracy, national sovereignty and the balance of power between large TNCs and governments. It also discusses the adoption of an “evidence-based precautionary principle approach” in dealing with the health impact of Free Trade Agreements (FTAs) as well as the harmonization of regulations, norms, and standards toward stronger health and environmental protection.

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Riassunto

Scopo di questo articolo è esaminare i potenziali effetti sulla salute del Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP). La presente analisi dimostra come, nonostante i promotori del TTIP sostengano che il trattato produrrà effetti vantaggiosi su fattori in grado di migliorare la salute, quali la crescita economica e l’occupazione, l’evidenza storica documenti che le politiche di liberalizzazione commerciale tendono a incrementare le disuguaglianze economiche.
Riducendo gli ostacoli agli scambi commerciali (Technical Barriers to Trade, TBT) e promuovendo una maggiore cooperazione tra le agenzie governative statunitensi ed europee nel settore farmaceutico, il TTIP potrebbe portare a una migliore cooperazione nella ricerca farmacologica e a una riduzione della duplicazione dei processi. Tuttavia, il capitolo del TTIP sulla proprietà intellettuale (Intellectual Property, IP) e sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights, TRIPS) ha lo scopo di espandere ed estendere i monopoli di brevetti e, quindi, ritardare la disponibilità di farmaci generici in campo commerciale, causando un sottoutilizzo di farmaci necessari tra popolazioni vulnerabili.
Il sistema del TTIP di risoluzione delle controversie tra investitori e singoli Stati (Investor to State Dispute Settlement, ISDS), che consente alle corporazioni transnazionali (TNC) di citare in giudizio i governi ogniqualvolta un decreto, o una legge, sia in grado di ridurre il loro profitto, potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo di riforme volte a incrementare l’accesso alle cure sanitarie e a ridurre il consumo di tabacco, alcol e alimenti insalubri.
Si prevede, inoltre, che le misure sanitarie e fitosanitarie (SPS) previste dal TTIP abbiano il potenziale effetto di indebolire le norme riguardanti la sicurezza nel settore alimentare e agricolo, in particolare nell’Unione europea, con effetti potenzialmente negativi per quanto riguarda la prevalenza di malattie di origine alimentare.
Infine, la clausola dell’ISDS rischia di violare la libertà dei governi di promuovere accordi e leggi sulla protezione della salute rispetto a rischi ambientali come il cambiamento climatico, ritenuto la più grande minaccia del secolo per la salute globale.
Questa rassegna si conclude con una discussione sulle implicazioni politiche e gli effetti del TTIP sulla democrazia, la sovranità nazionale e l’equilibrio di potere tra le grandi multinazionali e i governi. Si discute anche dell’adozione di un “approccio precauzionale basato sull’evidenza” nell’analizzare l’impatto degli accordi di libero scambio (Free Trade Agreements, FTA) sulla salute, nonché l’armonizzazione di regolamenti, norme e standard verso una maggiore protezione della salute e dell’ambiente.

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