Questo numero si apre con due autorevoli editoriali. Benedetto Terracini, a dieci anni dal terremoto che distrusse L'Aquila, sottolinea l'utilità di un'epidemiologia al servizio della salute delle popolazioni nel caso di terremoti e di altre catastrofi naturali. Cesare Cislaghi è autore di un documentato appello per un SSN che affronti le sfide del futuro sulla base dei principi ispiratori di 40 anni fa. Un invito che tutti gli epidemiologi che credono in un servizio sanitario equo, solidale e universalistico accettano volentieri, specie quando il dibattito corrente vorrebbe negare la salute come diritto per proporre pericolose avventure in nome del “libero mercato” e delle assicurazioni sanitarie. Ma dove ci siamo sbagliati? Si chiede il Sestante di Rodolfo Saracci che vede il masso di Sisifo del progresso dell'umanità tornare a rotolare all'indietro come destino ineluttabile; ma il masso non torna sempre al punto di partenza e forse i giovani dei #FridaysforFuture possono dare una spinta molto più energica. E se anche una iniziativa di #ScientistsforFuture potesse contribuire a una spinta più potente?