Questo numero di E&P si apre con due editoriali sulle malattie cardiovascolari di Alessandro Boccanelli e di Giovanni Gallotta e Rino Panico. Gli epidemiologi rimasti ai classici studi Seven Country o Framingham sulla frequenza e sui fattori di rischio della malattia coronarica sono invitati a tenere in considerazione i cambiamenti epidemiologi delle malattie cardiache, l'attuale importanza dello scompenso cardiaco e della fibrillazione atriale, e la necessità della valutazione integrata del paziente anziano con multimorbosità. Questa evoluzione dell'epidemiologia delle malattie cardiovascolari, frutto anche di interventi di prevenzione e di cura, rende necessari interventi diagnostici e terapeutici più complessi, che hanno bisogno dell'integrazione di discipline diverse. Questo sguardo capace di vedere l'influenza dei mutamenti epidemiologici sugli sviluppi di una specialità come la cardiologia può stimolare la valutazione critica di altre discipline mediche, come l'oncologia e la pneumologia.