E&P 2013, 37 (6) novembre-dicembre

Valutazioni di impatto sanitario, sorveglianza epidemiologica e studi di intervento nelle aree a rischio

Fabrizio Bianchi, Francesco Forastiere, Benedetto Terracini

Alla fine di agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana il decreto 24 aprile 2013 “Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS) in attuazione dell’art. 1-bis, comma 2, del decreto legge 3 dicembre 2012, n.207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n.231”.
La pubblicazione è avvenuta quattro mesi dopo l’approvazione del decreto per la complessa fase di preparazione dei criteri, che sono riportati come allegato A.

Il decreto è riferito agli stabilimenti di preminente interesse pubblico il cui funzionamento produttivo è dichiarato essere priorità strategica di interesse nazionale. Merita ricordare alcuni punti del decreto, in particolare:

  • il richiamo alla legge 171/2012 recante “Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto”;
  • il richiamo al DL 155/2010 di “attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”;
  • la considerazione introdotta dagli estensori a proposito “della necessità di mettere a disposizione dell’amministrazione strumenti tecnici adeguati e uniformi per poter efficacemente indirizzare le azioni volte a mitigare, attraverso il riesame dell’AIA, il rischio sanitario e ambientale nelle aree interessate dagli stabilimenti strategici”.

Inoltre il decreto stabilisce che la VDS, da effettuarsi almeno su base annuale, compete alle sole aziende sanitaria locale e di protezione ambientale regionale competenti per territorio, con risorse proprie e senza aggravi di spesa, un elemento sicuramente da riflessione.