E&P 2013, 37 (2-3) marzo-giugno

Un manuale per migliorare lo screening per il cancro colorettale

Nereo Segnan

Il manuale sulla Rilevazione dei cancri di intervallo e stima della sensibilità dei programmi di screening colorettale a cura di Manuel Zorzi e del Gruppo italiano per lo screening colorettale (GISCoR) è il risultato di un lavoro multidisciplinare in cui responsabili di programmi di screening, clinici ed epidemiologi hanno contribuito a definire quesiti e fornire strumenti rivolti a migliorare la formazione degli operatori e la qualità dei programmi di screening organizzati per il cancro colorettale.

Sembra che gli epidemiologi siano stati influenzati dai clinici nell’individuare i casi intervallo, cioè i casi di cancro risultati falsi negativi allo screening, come il nemico da battere («Tutti i casi intervallo rappresentano in ogni caso un insuccesso del programma di screening»), anziché come un evento proprio e ineludibile nella diagnosi precoce del cancro. Ciò è vero non solo perché non esistono test con sensibilità del 100%, ma anche perché la bilancia tra vantaggi e svantaggi dello screening impone di adottare soglie di positività (e quindi livelli di sensibilità) che permettano di aumentare gli uni e ridurre gli altri quanto più possibile.