Obiettivo: analizzare i dati sociosanitari di persone rom che vivono principalmente in aree non autorizzate.
Disegno: valutazione dei dati sociodemografici e di malattia, raggruppati secondo una classificazione operativa dall’unitàmobile dell’associazione di volontariato Naga (01.09-12.10)
Setting e partecipanti: aree dismesse e insediamenti presenti nella città di Milano, abitati da persone rom.
Risultati: i rom visitati sono stati 1 142 su 14 aree nel comune di Milano (di cui una comunale). La media di anni di scolarità è di 4,9. Il numero medio di figli è 2,8. Su 803 persone di età superiore ai 13 anni, 129 hanno un lavoro (16%). Il 56%delle persone visitate di età superiore o uguale a 12 anni fuma (53% delle donne vs 59%degli uomini), tra queste, poco meno di un quinto (17%) è forte fumatore (22%degli uomini vs 12%delle donne). Le patologie più frequenti sono le malattie respiratorie (21% delle diagnosi), disturbi della macroarea ortopedico-reumatologicatraumatologica (13%), malattie gastroenteriche (10%), disturbi odontoiatrici (8%). La quasi totalità delle persone era senza copertura sanitaria (94%).Tranne nell’unico campo comunale, le 14 aree erano prive di servizi igienici, nella maggior parte dei casi la spazzatura non veniva ritirata e tutte erano in condizioni di sovraffollamento.
Conclusione: le patologie riscontrate sono di scarsa gravità clinica. L’assenza quasi totale dimalattie croniche è da attribuire verosimilmente all’impossibilità di diagnosticare e seguire nel tempo talimalattie. A ciò si aggiunge la difficoltà di ottenere esami o visite specialistiche in strutture di secondo livello per i neocomunitari senza copertura sanitaria. Le condizioni abitative, il basso tasso di scolarità e di occupazione e le difficoltà di accesso ai servizi sanitari, costituiscono potenziali fattori di rischio per la salute di queste persone.