E&P 2023, 47 (3) maggio-giugno Suppl. 1

Food, Health, and Mitigation of Climate change in Italy

Lorenzo Mangone, Lorenzo Mangone, Carlotta Sacerdote, Jessica Laine, Giovanna Masala, Benedetta Bendinelli, Salvatore Panico, Paolo Chiodini, Sara Grioni, Rosario Tumino, Luca Petiti, Paolo Vineis, Paolo Vineis

Obiettivi: saggiare l’ipotesi che un modello alimentare sostenibile per l’ambiente secondo i criteri EAT-Lancet sia associato a un minor rischio di mortalità generale rispetto a un modello poco sostenibile, considerando che le diete più sostenibili sono quelle associate a bassi livelli di emissioni di gas serra e a un ridotto utilizzo del territorio.
Disegno: studio di coorte.
Setting e partecipanti: lo studio si basa sulle informazioni alimentari raccolte e sul follow-up effettuato nella coorte EPIC Italy (n. 47.749).
Principali misure di outcome: sono stati stimati gli hazard ratio (HR) per la mortalità per tutte le cause e per l’incidenza di tumori maligni.
Risultati: modelli alimentari sostenibili per l’ambiente secondo i criteri EAT-Lancet sono associati a un rischio ridotto di mortalità generale e di incidenza di tumori maligni in EPIC Italy (modelli di Cox aggiustati per variabili confondenti e stratificati per sesso). Suddividendo la popolazione in quartili sulla base delle emissioni di gas serra e dell’uso del territorio associati con la dieta, così come per un nuovo indice, l’EAT-Lancet distance index (EatDI), si è osservato che il rischio di decesso aumenta all’aumentare delle emissioni di gas serra, di uso del suolo e del valore di EatDI. Anche per quanto riguarda l’incidenza di tutti i tumori, si nota un aumento di incidenza nei quartili più elevati di emissione di gas serra, di utilizzo del territorio e di EatDI. 
Conclusioni: il presente studio fornisce evidenze di come le abitudini dietetiche sostenibili possano simultaneamente avere un impatto positivo sul pianeta e fornire importanti co-benefici per la salute. Più precisamente, i risultati dello studio suggeriscono che una dieta associata a basse emissioni di gas serra e che richiede un limitato uso del territorio può anche portare a una riduzione del rischio di mortalità e di incidenza di tumori.